Pulizia acquario: perché è importante e cosa succede se non te ne occupi?

L’acquario è un ecosistema in cui vivono diversi organismi che necessitano di determinate condizioni ambientali per vivere bene.

Occuparsi in modo regolare di quest’aspetto, anche se richiede tempo, è fondamentale per la salute dei pesci e delle piante.

Pulizia acquario: andiamo a vedere cosa fare per mantenere un acquario pulito e sano.

Pulizia acquario: da dove iniziare

La pulizia dell’acquario dovrebbe essere svolta regolarmente. Ci sono operazioni che necessitano di essere effettuate più frequentemente, come per esempio:

  • la rimozione del cibo in eccesso, per evitare che si accumuli sul fondo;
  • il controllo dei valori dell’acqua, per valutare la concentrazione di nitrati e di ammoniaca e il pH;
  • la regolazione della quantità di acqua e i cambi parziali con conseguente controllo della temperatura;
  • la pulizia del fondo e del filtro;

Pulizia acquario: come trattare i vetri

Saltuariamente invece, ci si deve occupare di una pulizia più approfondita che riguarda soprattutto i vetri dell’acquario.

Esistono diversi metodi per effettuare questa operazione, che riguardano sia la pulizia interna che esterna.

Esternamente si possono utilizzare dei prodotti chimici, facendo attenzione non vadano ad entrare in contatto con l’interno dell’acquario.

Invece, internamente si può procedere attraverso modi differenti:

  • pulizia con raschietto: permette di eliminare tutta la sporcizia, comprese le alghe.

Con questo metodo bisogna fare attenzione a non rovinare le siliconature dell’acquario.

  • pulizia con lana di perlon: è una tecnica economica e delicata che permette di non disperdere le sostanze in altre parti dell’acquario. È adatta soprattutto nel caso si formino cianobatteri. Sarà opportuno gettare la lana utilizzata per rimuovere cianobatteri dopo l’utilizzo per non portare spore o batteri in altri acquari o far ripartire problemi pregressi. 
  • pulizia con bastone e spugna: utile in acquari di grandi dimensioni con alghe non molto resistenti.
  • pulizia con calamita: pratica soprattutto per non immergere le mani in una vasca.

Per il calcare, soprattutto negli acquari aperti, è utile utilizzare un prodotto acidificante con della lana di perlon e passare tutte le zone interessate.Fermo restando che l’uso dell’acqua di osmosi permetterà di limitare il formarsi del calcare.

Cosa succede se abbandoni l’acquario?

Abbandonare l’acquario per diverso tempo vuol dire avere delle conseguenze visibili e non indifferenti.

Se si trascura la pulizia del filtro, la fertilizzazione e il controllo dei valori dell’acqua si otterrà un acquario con diverse caratteristiche alterate.

In primis, se l’acquario è aperto si avrà una netta diminuzione dell’acqua, data dall’evaporazione, con valori di pH e nitrati non adeguati.

Molto probabilmente si formeranno anche alghe resistenti e anche alcuni organismi, come le lumachine che attaccheranno le piante in assenza di altri nutrienti.

Il filtro sarà sicuramente da cambiare o da pulire e lo stesso varrà per il fondo.

Non sarà certo un ambiente ideale e sano per dei pesci.

Se non hai molto tempo da dedicare alla pulizia del tuo acquario noi di AquaYama offriamo il nostro servizio di manutenzione a domicilio dove ci occuperemo di tutto noi così che il cliente possa godere del proprio acquario sempre in ordine e i pesci possano vivere in un ambiente sano.

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